Terapia dell'epatite C: nuovi dati real life hanno confermato l'efficacia della combinazione Elbasvir e Grazoprevir


Nel corso del Congresso annuale dell’American Association for the Study of Liver Disease, ( AASLD ), sono stati presentati i nuovi dati su Zepatier ( combinazione Elbasvir e Grazoprevir ), l’antivirale ad azione diretta per il trattamento dell’infezione da virus dell'epatite C ( HCV ) nei pazienti adulti con patologia di genotipo ( GT ) 1 o 4.

Gli studi real life hanno confermato il profilo di efficacia e tollerabilità della combinazione Elbasvir e Grazoprevir anche nei pazienti più fragili, come quelli con insufficienza renale, e nei pazienti anziani, che in Italia rappresentano la maggioranza delle persone con infezione da HCV.
In Italia, si stima che il 60% dei pazienti con epatite C sia ultrasessantacinquenne.

Uno studio real world ha valutato l’efficacia e la sicurezza di Zepatier nei pazienti con infezione da HCV genotipo 1 e 4, con patologia renale avanzata ( stadio 4-5 ) e/o sottoposti a emodialisi.
L’infezione da HCV in questa categoria di pazienti è particolarmente complessa da gestire, poichè è associata a un aumentato rischio di mortalità; è inoltre necessaria una attenta valutazione delle comorbidità e delle eventuali interazioni farmacologiche che possono avere impatto sulla terapia antivirale per l’epatite C.
Il 95.7% dei pazienti coinvolti nello studio ha raggiunto una risposta virologica ( SVR ) in 12 settimane di trattamento ( SVR12 ).
Nei pazienti sottoposti a emodialisi non è stata riscontrata differenza rilevante nella risposta virologica.
Il trattamento con la combinazione Elbasvir e Grazoprevir in questa categoria di pazienti particolarmente fragili ha mostrato anche un profilo di sicurezza documentato, con eventi avversi rilevati nell’8% dei casi, nonostante la maggior parte dei pazienti seguisse anche altre terapie per diverse comorbidità.

Un altro studio di ampie dimensioni sui pazienti con infezione da HCV affetti da insufficienza renale cronica è stato condotto negli Stati Uniti nell’ambito del sistema previdenziale dei Veterani dell’esercito.
Lo studio ha coinvolto 2.436 pazienti con patologia renale, trattati con la combinazione Elbasvir e Grazoprevir con o senza Ribavirina, di età media 63.5 anni, in prevalenza con infezione da HCV GT1.
La risposta virologica è stata raggiunta nel 96.7% dei pazienti con insufficienza renale di stadio 3 e nel 96.3% dei pazienti con insufficienza renale di stadio 4.

Il profilo di efficacia e tollerabilità della combinazione Elbasvir e Grazoprevir nel trattamento dei pazienti con infezione da HCV di GT1 e 4 di età superiore ai 65 anni è stato inoltre confermato dai risultati di una analisi integrata su 12 studi clinici internazionali: l’analisi ha comparato i tassi di risposta virologica a 12 settimane ( SVR12 ) in due coorti di pazienti, la prima con età media di circa 70 anni ( 339 pazienti ), la seconda con età media di 49 anni ( 2.139 pazienti ).
I tassi di SVR12 sono simili nei due gruppi: 95.3% nel primo, 95.4% nel secondo.
L'incidenza degli eventi avversi è risultata inferiore nel gruppo degli ultrasessantacinquenni: ad esempio la cefalea ( 7.1% negli over 65 vs 13% negli under 65 ) e l’affaticamento ( 6.6% negli over 65 vs 11.3% negli under 65 ). ( Xagena_2017 )

Fonte: Merck, 2017

Xagena_Medicina_2017