Inoculazione di sporozoite nella protezione della malaria
L’immunità alla malaria, acquisita naturalmente, si sviluppa lentamente e l’induzione della protezione nell’uomo può essere raggiunta artificialmente mediante l’inoculazione di sporozoiti attenuati con radiazioni tramite più di 1000 punture di zanzare infettive.
Ricercatori del Radboud University Nijmegen Medical Center, a Nijmegen in Olanda, hanno sottoposto 15 volontari sani (10 assegnati al gruppo vaccino e 5 al gruppo controllo ) a punture di zanzare una volta al mese per 3 mesi mentre stavano ricevendo terapia profilattica a base di Clorochina.
Il gruppo vaccino è stato esposto a zanzare infettate con Plasmodium falciparum, mentre il gruppo controllo a zanzare non-infettate con il parassita della malaria.
Un mese dopo l’interruzione del trattamento con Clorochina, la protezione è stata valuata mediante esposizione omologa con 5 zanzare infettate con P. falciparum.
È stata analizzata la risposta umorale e cellulare prima della vaccinazione e prima dell’esposizione per identificare fattori correlati alla protezione.
Tutti e 10 i soggetti del gruppo vaccino sono risultati protetti contro l’esposizione alla malaria con zanzare infette.
Al contrario, tutti e 5 i soggetti controllo hanno sviluppato parassitemia ( presenza di parassiti nel sangue all’analisi microscopica ).
Gli eventi avversi sono stati osservati soprattutto dalle persone vaccinate dopo la prima immunizzazione e dai controlli dopo la stimolazione, ma non si sono verificati eventi avversi gravi.
In questo modello, le cellule T della memoria, effettrici, pluripotenti, parassita-specifiche, che producono interferone-gamma, fattore di necrosi tumorale-alfa e interleuchina, sono state identificate come possibili marcatori immunologici della protezione.
In conclusione, la protezione contro un’esposizione omologa della malaria può essere indotta dall’inoculazione di sporozoiti intatti. ( Xagena_2009 )
Roestenberg M et al, N Engl J Med 2009; 361: 468-477
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Inf2009