Virus della famiglia delle Flaviviridae: Epatite C virus, Dengue virus, West Nile virus


La famiglia delle Flaviviridae comprende il virus dell'epatite C ( HCV ), il Dengue virus ( DENV ) e il West Nile virus ( WNV ), che sono noti per il loro grosso impatto nell'ambito delle patologie umane.

Da un punto di vista della ricerca, l'obiettivo è quello di individuare le principali omologie esistenti negli step di replicazione di questi virus, al fine di progettare composti ad azione specifica verso l'intera classe dei Flaviviridae.

Come accade per un gran numero di altri virus, gli analoghi nucleosidici ad azione diretta verso questa classe di virus ( modificati sulla porzione glicosidica o eterociclica o a livello di entrambe la parti ), convertiti alla loro forma trifosfato per azione di chinasi cellulari o virus-indotte, dovrebbero essere potenzialmente in grado di colpire selettivamente alcuni enzimi del ciclo replicativo dei Flaviviridae.

Il fatto che il target sia rappresentato da enzimi che non hanno, come in questo caso, omologhi corrispondenti noti in cellule animali o umane, consente di attendersi una limitata tossicità.

Il più ovvio bersaglio è la RNA-polimerasi RNA dipendente ( RdRp ), rappresentata dalla proteina non-strutturale NS5B di HCV e dalla proteina non-strutturale NS5 di DENV e WNV.
Un secondo possibile obiettivo è l'enzima virus-codificato elicasi-NTPasi ( NS3 di HCV, DENV e WNV ), che srotola le eliche virali positive e negative, dopo l'azione della RdRp.
Un ulteriore target, importante in modo particolare nei Flavivirus DENV e WNV, è l'RNA capping che è un processo condotto da due enzimi virali, l'RNA trifosfatasi e la metiltransferasi, con la partecipazione della idrolasi cellulare, S-adenosinomocisteina ( SAH ).

La ricerca nasce da una scoperta, avvenuta nell'ambito di uno screening allargato realizzato presso i laboratori dell'unità di ricerca di Cagliari su una libreria di composti, ottenuti presso i laboratori della unità di ricerca di Ferrara, che ha portato alla individuazione di due analoghi nucleosidici, non correlati alla Ribavirina, denominati FEG118 ed FEVB28, attivi in vitro contro YFV e BVDV, virus ampiamente usati come surrogato di HCV. ( Xagena_2001 )

Fonte: Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica, 2001